Unpacking Eataly: gli acquisti per la montagna

La spedizione agostana a Torino si conclude con la visita culturale a Eataly.

In realta’ prima ci siamo inoltrati alla volta del Caffè Cioccolateria Al Bicerin – Locale Storico dal 1763. Inseguendo le indicazioni del navigatore (avevamo lasciato le guide in macchina, tanto c’e’ il navigatore!) sotto il sole, siamo giunti fino a questa profezia… in effetti ci sembrava davvero cosi’ in quel momento.

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Il mercante di utopie, storia dell’inventore di Eataly

La scorsa settimana ho letto “Il mercante di utopie – La storia di Oscar Farinetti, l’inventore di Eataly“, edito nel 2008 da Sperling & Kupfer.

Ero davvero curiosa di scoprire com’e’ nato e come e’ stato possibile realizzare uno dei luoghi che mi hanno affascinato ed emozionato dal primo momento (ricordo di averlo visto alla tv, nei giorni della sua inaugurazione) e che sono riuscita a visitare lo scorso anno per la prima volta.

La storia di Oscar Farinetti e’ il racconto di un grande lavoratore che, secondo me, ha sacrificato molto della propria vita personale (ricevendo molto altro) per inseguire gli impulsi delle idee: da fondatore della catena di negozi di elettrodomestici Unieuro alla creazione di un vero sogno della gastronomia buona (in tutti i sensi) e di qualita’, Eataly appunto.

Il libro non mi e’ piaciuto, la storia di Farinetti si’. Il troppo entusiasmo (chiamiamolo cosi’) dell’autrice Anna Sartorio ha penalizzato il racconto attraverso l’uso di un tono favolistico che non rende giustizia alla realta’, realta’ che a volte sfugge, persa in richiami al destino e alla fortuna.

Nonostante tutto questo, la storia di Farinetti sa coinvolgere.

Arrivati al punto della storia nel quale Eataly (Eat Italy, al tempo) sta prendendo forma e’ interessante conoscere i personaggi che hanno dato, ciascuno, il proprio grande contributo al progetto, per il pesce, il pane, la carne e tutte le altre aree di questo luogo…

Sarebbe stato altrettanto interessante approfondire le strategie dietro le scelte compiute, sulle quali invece si sorvola (anche se il libro viene presentato come “Non solo una biografia, non solo un saggio con geniali e rivoluzionarie teorie di marketing e impresa”…di saggio proprio non si tratta).

Il libro e’ da riscrivere, con meno fronzoli, ma si percepisce quanto le idee del protagonista siano forti, al di la’ del continuo richiamo alla magia ed alla fortuna.

Magico e’ entrare in Eataly e iniziare a cuoriosare tra i suoi scaffali, ma sarebbe stato interessante conoscere la realta’ dietro questa magia.