Al Festival del cibo di strada di Cesena

Un’improvvisa domenica libera e un piccolo sogno diventa realtà: andare al Festival del cibo di strada di Cesena, sì! Quest’anno l’ottava edizione di un evento che attira ormai genti da ogni dove, pronte per assaggiare questo, quello e anche codesto già che ci siamo. Completamente sprovveduta come chi riceve una giornata di ferie imprevista e attesa, riesco però a centrare un buon orario di arrivo, poco prima del mezzogiorno della domenica. La piazza è piena, di stand e di persone, il sole scalda senza infastidire.
wpid-wp-1412623138865.jpeg

Dopo avere cambiato l’equivalente di un’azione di Apple in buoni, affronto la prima fila: Focacceria San Francesco di Palermo, panino con la milza, mai assaggiato prima, me colpevole, me poverina. In realtà non faccio io la fila, ci sono i miei accompagnatori, io mi dedico alle bevande, vino Sangiovese e acqua, idratiamoci e non perdiamo il ritmo. I miei prodi riemergono dalla fila con il panino con la milza: milza, caciocavallo, limone. Per chi non lo avesse mai assaggiato, il panino ha una carne che sa un po’ di porchetta e un po’ di fegato (due cose terribiliiiiii non è vero?!) e, lo esplicito, è quindi buono, buonissimo! L’ho fotografato? No, era troppo buono, però lo facevano così:

wpid-wp-1412623167045.jpeg

Successivamente è il turno del cibo marocchino. O meglio è il turno dello stand davanti al quale affermo risoluta “Marocco.” e qualcosa dovevo avere già capito, chiamiamola premonizione. Avevo ragione? Sì! Ho fatto una foto al gustoso piatto di cous cous con carne, verdure e legumi più uvette che ho divorato? Ovviamente no. Era buonissimo, speziato e con un fondo dolce che lo rendeva davvero appetitoso.

Dalle mie parti si e’ mangiato anche il mitico arrosticino d’Abruzzo: assaggiato, sfizioso e morbido.

Devo confessare che anche i piatti romeni avevano un aspetto molto invitante, ma dopo le due carni e l’assaggio della terza era ora di cambiare.. Ecco, non con un sorbetto o un delizioso caffè, no, ma con un cono di fritto misto napoletano. Incandescente, ha portato nella mia vita nordica il crocche’ di patate e riacceso la passione tra me e gli arancini di riso con ragù e la mozzarella in carrozza, per la quale siamo quasi venuti alle mani tra compagni di Festival.

wpid-wp-1412623229664.jpeg

La gente aumentava, la temperatura aumentava, era ora dell’ultimo sacrificio della fila, Antica Focacceria San Francesco, ancora tu? Ma non dovevamo non vederci più? E invece. Il cannolo siciliano, come un totem, era circondato di persone in attesa, anche un po’ nervosette lo devo dire, ma l’aspettativa di un dolce così ha reso la fila leggera come la ricotta. Grandicello e molto dolce, l’ho letteralmente divorato, insieme al meritato caffè.
Qui mentre lo preparavano…

wpid-wp-1412623267042.jpeg

Forse vi sembrerà che la mia cumpa abbia mangiato poco, ma i piatti erano piuttosto abbondanti. L’alternativa di piatti più piccoli sarebbe stata bella ma impraticabile a causa delle lunghe file.

Bella esperienza, ma non ero abbastanza attrezzata, cosa porterò all’edizione 2015 del Festival del cibo di strada:

  • una borsa più leggera
  • una tasca tipo quelle da Ombra Longa per il bicchiere
  • un antiestetico ma utile marsupio per i buoni
  • un umettatore per dita, per contare bene i buoni
  • tupperware a profusione in modo da portare a casa quello che non si è riusciti a mangiare
  • un tavolino con sedie da campeggio

Al prossimo anno!

1 thoughts on “Al Festival del cibo di strada di Cesena

  1. Pingback: San Petronio a Bologna: agenda di una golosa | vivere in cucina

Lascia un commento