Tartelette con crema al limone

Quando il 2015 ti ha regalato per ora solo influenza, raffreddore, iper lavoro anche nei fine settimana, una buona dose di solitudine e una dolorosa igiene dentale, reagire è l’unica opzione.

E la mia orgogliosa reazione ha preso la forma di deliziose tartelette con crema al limone, una delle cose più semplici, delicate e buone che io avessi mai realizzato con queste belle manone che se ti prendono ti ribaltano.

Tarteletta, letture impegnative e caffélatte

E’ stato facilissimo: ho preparato la pasta frolla (la ricetta qui), alla quale ho aggiunto sia la veravaniglia che un’abbondante dose di scorza di limone. La veravaniglia è fondamentale, non fate scherzi con le polverine che poi si sente! Ho fatto riposare bene la pasta frolla in frigorifero.

Tarte tarte tartelette

E poi la crema al limone? Non è il lemon curd che avevo già preparato per gli odiosi macarons, ma si tratta di un’ottima crema pasticcera aromatizzata al limone.

Sono partita dalla ricetta di Giallo Zafferano, ma cara Sonia l’ho modificata un po’, non avertene a male.

Non ho usato la fecola, ma solo farina, e ho aggiunto le uova al latte caldo, non il contrario. Ho aggiunto poi l’abbondante scorza di limone alla crema che però non era più sul fuoco. Tutto qui, piccole modifiche.

Il risultato è una crema lucida (più della sua autrice sicuramente), il cui aroma di limone era davvero delizioso.

Devo rifare queste tartelette con crema al limone e condividerle perché:

  1. questa volta le ho mangiate tutte io, mettendo a repentaglio la mia già precaria salute;
  2. devo verificare che siano davvero buone come lo sono sembrate a me, assaggiatene tutti!

Crostata di crema, amaretti e nocciole

Con questo post partecipo a Master Novi 2013!

La mia crostata di pasta frolla, crema e amaretti

Una domenica in osteria e lo spazio per un dolce: situazione comune, conseguenze inaspettate. Infatti quella volta ordinai una torta con crema e amaretti, la cui definizione mi ispirava parecchio, ma il risultato lasciò un po’ a desiderare: un pan di spagna inzuppato e uno strato di crema troppo pesante, gli amaretti resi moscetti dall’attesa sul bordo… insomma, ci siamo capiti, una mappazzona dal sapore antico.

Mi è venuta perciò voglia di cimentarmi con quello che mi aspettavo quando la cameriera ha presentato la torta del ristorante. Ho preparato quello che mi ero figurata, una crostata con un filo di crema pasticcera, coperta da una granella di pasta frolla, amaretti sbriciolati e nocciole e spolverizzata con zucchero semolato.

Insomma, è stata una cosa tutta tra me e me, con risvolti positivi per la famiglia tutta.

Ingredienti per una piccola tortina con diametro di 15 cm:

per la crema pasticcera
3 tuorli d’uovo
250 ml di latte intero
mezzo baccello di vaniglia
25 g di farina 00
75 g di zucchero semolato + altro per la superficie della crostata

per tutto il resto
pasta frolla – la ricetta è qui (dividerla per 3 uova)
25 g di nocciole intere
3 amaretti
zucchero semolato

Ho preparato la crema pasticcera montando i tuorli con lo zucchero, a parte ho messo il latte sul fuoco con i semini della vaniglia. Ho versato le uova con lo zucchero nel pentolino e dopo aver amalgamato sul fuoco il tutto ho aggiunto la farina. Ho cotto la crema, lasciandola un po’ più liquida della classica crema pasticcera che tutti conosciamo.

Ho steso 2/3 della pasta frolla nella piccola teglia. In un altro contenitore ho sbriciolato la restante pasta frolla e l’ho unita agli amaretti e alle nocciole tagliati a pezzetti.

Ho versato la crema fredda sulla pastafrolla e poi l’ho coperta con la restante pasta frolla a pezzetti con amaretti e nocciole. Ho cercato di coprire bene la crema e di tappare i buchi per evitare la fuga della crema pasticcera durante la cottura.

Il risultato è una sorta di sbrisolona con cuore cremoso, un po’ più morbida e secondo me gustosa. Non è un dolce di compleanno, è più un dolcetto da mangiare con il caffè!

Crostata copiata di mandorle e cioccolato

In un periodo nel quale i blog chiudono per ferie, io riapro. Eh sì, è stato un periodo molto intenso quello dei primi mesi estivi: ho scritto un sacco per lavoro e ho avuto una sorta di esaurimento letterario, con la complicità della mancanza di tempo. Ma ora che le ferie sono qui, quasi a portata di mano, ritorno ad essere la solita grafomane.

Se ci mettiamo che non andrò in vacanza e tendenzialmente resterò in città per le ferie, salvo qualche scappata di qua e di là (forse), il web si prepari all’invasione delle mie parole. O almeno queste sono le intenzioni.

Partiamo con una torta che ho fatto per il compleanno della mia metà qualche tempo fa, già in piena estate, in una calda serata di giugno.

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La mia torta di compleanno, cheesecake alle fragole

Ho compiuto gli anni giusto qualche giorno fa. Eviterei di soffermarmi sulla cifra, l’età non conta ai fini della ricetta: diciamo che potrei essere ancora scambiata per la nipote di Mubarak, ma sono troppo vecchia per partecipare ad Amici di Maria.

La torta che voglio presentare oggi è la mia torta di compleanno, nel senso che è quella che da qualche anno mi preparo da sola e offro agli amici o porto al lavoro. Per questo è molto semplice, così ne posso fare anche in grandi quantità, visto che in molti la dovranno assaggiare. E’ una cheesecake alle fragole come la faccio io, il che non garantisce nulla, ma devo dire che il risultato è buono. Solo un invito: non fate come me, non fatela in febbraio…aspettiamo le fragole di stagione!

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Biscotti invasati

Ho rifatto i biscotti, che chiudono ufficialmente le feste: sono stati il regalo di Natale per alcuni amici che non sono riuscita a vedere fino al giorno dopo l’Epifania. E li ho messi in vasi di vetro, spero utili per altri usi. Nulla di speciale forse, ma mi è piaciuto tanto fare i biscotti quest’anno! Il 2011 è l’anno del biscotto?

Ho usato la stessa ricetta dell’altra volta, ma per questa sessione di biscottamento ho volutamente lasciato la pasta frolla in frigorifero due giorni a riposare: alla prima esperienza è stato un caso, ma lo farò sempre d’ora in poi, non c’è storia…si ottengono biscotti molto più compatti e friabili.

Ho lasciato alcuni biscotti “al naturale”, altri sono stati guarniti con cioccolato bianco fuso, cioccolato fondente fuso, altri ancora li ho fatti bi-color!

Grazie a questi biscotti (o, per meglio dire, alle persone alle quali li ho regalati) il mio anno (l’anno inizia davvero solo dopo la Befana) è cominciato in modo sereno e divertente.

Basta poco, o basta farselo bastare! Spero in un 2011 invasato!