Hamburger d’inverno, non trascurate il vegetariano

In questi giorni esercito a pieno la mia residenza a Bologna: dopo le Feste insieme ai parenti, mi sono velocemente riappropriata dei fondamentali spazi vitali.

Tralasciando le polveri sottili, la città è bellissima in questi giorni, fa freddo e il sole splende, ci sono poche persone in giro. E’ rimasto qui solo lo zoccolo duro, noi che pensiamo che Bologna sia un’ottima città dove vivere e dove passare le vacanze.
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Sono partite le vendite promozionali e, tra una capatina e l’altra nei negozi, posso consigliare una pausa in pieno centro dove gustare (anche) proposte più leggere, senza carne dopo le abbuffate festive. Sto parlando di Welldone in via Capraie: ormai qualche tempo fa ho potuto assaggiare l’anteprima delle proposte della collezione autunno / inverno e poi sono tornata per un pranzo vero e proprio.

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Uno degli hamburger che più mi ha colpita è vegano… e detto da me che sono tutto tranne che un’oltranzista vegana può sembrare strano, ma sono anche molto golosa di verdura e il Raparonzolo mi ha davvero conquistata: hamburger croccante di legumi e rapa rossa insaporito al peperoncino, zucchine grigliate, peperoni arrostiti e salsa vegan. Ecco, a dirla tutta ho aggiunto un po’ di maionese al mio panino, trasformandolo in vegetariano e non vegano, ma su questo decidete voi…

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Un altro hamburger vegetariano che ho assaggiato alla presentazione del menu è l’Eremita: pane multicereale, hamburger di zucca dadolata, brie, funghi porcini, mandorle sfilettate e prezzemolo fritto. Non ho sentito la mancanza della carne!

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Durante la presentazione del menu autunno / inverno di Welldone abbiamo parlato di due app per mangiare sano e restare in forma, o tornare in forma dopo le Feste nel nostro caso: una è FeatApp, un personal trainer che propone consigli per muoversi di più ogni giorno abbinati a proposte per migliorare l’alimentazione. La caratteristica interessante è la partnership con alcune realtà della ristorazione e negozi: più movimento si fa, più si ottengono “gettoni” da spendere in cibo, anche da Welldone ma non solo. Aspetto la versione Android per sbancare, sono una grande camminatrice io!

L’altra app si chiama DocFaber e deriva dall’esperienza del Dottor Fabrizio Malipiero in campo di nutrizione e dietetica: si scarica la app, si inseriscono le proprie caratteristiche e abitudini, si genera un menu con molti consigli facili da seguire e adeguabili ai gusti personali. Da questa esperienza non poteva non nascere un panino di Welldone, Impettito: 160 g di petto di tacchino, julienne di cipolla rossa di Bologna, pomodoro, insalata iceberg, yogurt al naturale emulsionato con limone e prezzemolo.

Buona Bologna a chi è qui come me e si gode la città in tutti i sensi!
E a chi se la perde… peggio per voi!

San Petronio a Bologna: agenda di una golosa

San Petronio sta arrivando. E quando in tutta Italia si festeggerà (al più!) San Francesco, domani qui a Bologna si entrerà nel trip delle celebrazioni petroniane.

Petroniano: questo aggettivo è garanzia di ricchezza (di grassi, di eventi, di tutto..)? Credo di sì. Di conseguenza, non si può fare altro che seguire il flusso e organizzarsi per fare tutto ciò che la città offre.

E’ tantissimo ciò che Bologna ha da dare questo fine settimana, così ho pensato di organizzare pubblicamente la mia agenda da stasera a domenica sera.

Tortelli

Venerdì 3 ottobre – Dopo il lavoro, Bologna Design Week

Volerò a Corte Isolani per “Experience Extension” di Veneta Cucine in collaborazione con SMEG, perché ho visto qualche foto sulla pagina Facebook dell’evento e i colori pastello mi hanno travolta. Proverò anche a mettere la testa dentro al workshop “Food innovation” a cura di Food Innovation Program e cogliere qualche ispirazione.

Ceno in osteria, ma cercherò di stare sul leggero, dopotutto domani è San Petronio.

 

Sabato 4 ottobre – Buon San Petronio!

Farò colazione, rigorosamente in pasticceria, e inizierò a seguire il percorso Design Food della Bologna Design Week. Vorrei fare un brunch il più possibile fotografabile nei posti che frequentate di solito voi che siete fighi, ma probabilmente non troverò posto da nessuna parte e ripiegherò su un panino da Ambasciatori, sempre buono e convincente.

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Bologna Design Week – La mappa Design Food [dal sito]

Un po’ di food shopping (la spesa), un po’ di food reading (vado in libreria e mi piazzo nel reparto libri sul cibo per un tempo infinito), un po’ di food spotting (osservo gli altri mangiare il brunch che avrei dovuto prenotare io).

Torno a casa e mi preparo per la serata, la grande grigliata di San Petronio!

 

Domenica 5 ottobre – TBD

Mi sveglierò dopo la grigliata con una certa pesantezza, domandandomi come sia arrivata nel mio letto. Ma ciò non mi impedirà di chiedere a mio marito: “Andiamo al Festival del Cibo di strada di Cesena?”. Dopo avere registrato il feedback, la sonora risata di un uomo pieno di virtù ma a volte statico, ripiegherò su Tour Tlen al PalaDozza, dove affronterò almeno quattro assaggi tutta da sola.

A cena con Cantina della Birra da BolognaFood

E’ già passata più di una settimana dalla #socialdinnerandbeer organizzata da Cantina della Birra e ospitata a casa BolognaFood, ma il ricordo è ancora con me… e anche le skills acquisite: adesso annuso la birra prima di berla!

Andiamo con ordine…

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Cantina della Birra è un beer shop on-line e “fisico”, presente a Riccione.

Qualche giorno fa ho partecipato a una fantastica cena, ideata dalla Chef Diletta Poggiali, nella quale Cantina della Birra ha proposto abbinamenti con birre e un sacco di approfondimenti grazie alle spiegazioni dettagliate (e appassionate) di Lorenzo Esse.

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Quando ho ricevuto l’invito ho confessato la mia profonda ignoranza sul tema birra ma anche la curiosità verso questo universo. Devo dire che sviluppare la voglia di saperne di più, se guidati bene come è successo alla social dinner, è inevitabile!

Per capirci, io sono (ero?) una vera capra della birra, non osavo mai, ero una non-bionda da bionda semplice.

Gli abbinamenti giusti e le indicazioni per sapere cosa cercare nella birra che si stava per bere sono stati utilissimi… senza parlare del piacere di gustare piatti e birre così buoni.

Visto il caldo di quei giorni e il grado alcolico a salire delle birre degustate, ho apprezzato ancora di più la scelta dei piatti, che oltre ad essere estremamente gustosi, erano freddi o al massimo tiepidi!

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L’antipasto: Tatatki di mortadella e pistacchi, canestrini di cetriolo e stracciatella, bonbon di polenta taragna e crema di avocado, abbianto con Morimoto Soba Ale.

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Il primo: Fusilli giganti con variazione di zucchine (pesto e fiori) su crema di ricotta e alici, abbinato a Tripping Flowers (in birra e musica).

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Il secondo: Polpette glassate ai frutti tropicali con insalatina fiorita, abbinato a Zona Cesarini.

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Il dolce: Crema di ricotta con cioccolato e ciliegie alla birra, abbinato a Liefmans Cuvée Brut.

Ho gustato molto le birre e gli abbinamenti del salato, forse la mia coppia preferita è stata la più inaspettata per me, il bionomio tropicale polpettine – Zona Cesarini. Sono stupita perché prima di questa esperienza se riscontravo una nota banana / ananas / queifruttilì nella birra saltavo sulla sedia, ho capito che l’abbinamento è tutto. Mi sono forse evoluta in una sera?!

Al contrario, dimostrando tutti i miei limiti in questo campo, mi sono sentita davvero in difetto per non avere capito l’ultima birra, abbinata al dolce, una birra alla ciliegia. Ma il mio è un grado “principianti base base” (in piscina prima di questo gruppo ci sono solo i “terrorizzati”, non so se avete presente), sono comunque contenta di essermi buttata.

Grazie ancora a Cantina della Birra e a BolognaFood per l’invito, complimenti e colibrì alla Chef Diletta Poggiali e a Lorenzo Esse!

Andare al mercato a Bologna, a far niente o a far qualcosa

Il mercato è la nuova frontiera dell’intrattenimento bolognese a quanto pare. Io ne sono felicissima, perché grazie ai mercati coperti e alle loro evoluzioni, ma anche ai mercati della terra e contadini, si riesce a passare qualche ora di sano far niente conciliato con il fare la spesa, quindi far qualcosa anche se involontariamente.

Andare al mercato la domenica è una delle cose più efficienti che mi sia capitata di recente: il sabato è frenetico, ci sono tante commissioni da fare, ma la domenica (finché va bene per le amate imprenditrici agricole che seguo come una groupie) è fantastica!

Al mercato della domenica con una gonna hipster

Poi ci sono i mercati coperti come il Mercato delle Erbe e il Mercato di Mezzo, che in una sana concorrenza si sfidano a suon di proposte gastronomiche.

Mercato delle Erbe di via Ugo Bassi – In questo locale trovate i taralli più buoni di Bologna

Mercato di Mezzo il pesce, il pane, o quello che ne rimane..

E adesso che la primavera è arrivata me li godrò ancora di più questi mercati bolognesi. Più mercati per tutti!

Ritorno a Bologna e seconda colazione al Naama Cafè

Cosa faccio, lo scrivo o non lo scrivo? Sono indecisa, perché non vorrei che si spargesse troppo la voce e poi vi trovassi tutti lì, al Naama Café di via Oberdan a Bologna.

Naama Café Bologna

Ma no dai, lo scrivo, non voglio sopravvalutarmi troppo.

Ci sono vari posti dove potete bere un buon caffé, gustare un ottimo dolcino e tirare il fiato, perché troppo spesso è proprio questo quello che manca di più. Uno dei piacevoli luoghi del centro di Bologna dove farlo è secondo me questo locale gestito con molta cura e gentilezza.

Per ora ho assaggiato diversi dolci, tutti molto buoni: torta al limone, tortino lamponi e cocco, raviole, torta pere e cioccolato.

Cosa vorrei assaggiare ancora? Tutti gli altri dolci, la frutta secca e il salato, compreso l’hummus visto su Instagram!

Ritornare a Bologna così ha reso il ritorno a casa ancora più bello.